Film del 2022, uscito al cinema lo scorso 17 marzo, di genere azione, fantascienza e catastrofico, e diretto dal maestro dei disaster-movie Roland Emmerich, regista di Independence Day, The Day After Tomorrow e 2012, e con un cast che comprende Halle Berry, Patrick Wilson, John Bradley, Michael Pegna, Charlie Plummer, Kelly Yu, Maxim Roy e Donald Sutherland.
A differenza di tutti gli altri film catastrofici, questo film ha una storia originale e mai vista prima, perché la luna non è quella che sembra e nasconde segreti inimmaginabili. Il satellite lunare si dirige verso la terra minacciando la distruzione del pianeta ma due scienziati astronauti e un giovane genio con tendenze complottiste amante dell’astronomia, faranno di tutto per evitarlo. Dopo varie vicissitudini è pronta una spedizione scientifica per vedere di persona cosa si cela dietro al mistero che avvolge la minaccia.
È un film che farà discutere e interrogare lo spettatore su quale potrebbe essere la verità della realtà che circonda gli esseri umani e quante altre scoperte si potranno fare in futuro. Comunque sia, il regista tedesco ha utilizzato gli effetti speciali in maniera egregia e straordinaria, in perfetto stile catastrofista e come sempre ha fatto, ma questa volta, dato che appunto una trama così non si era mai vista, anche i grandi appassionati del genere che pensavano di aver visto tutto, resteranno allibiti e scioccati da tutte le immagini sconvolgenti e inquietanti.
Anche se ci sono comunque delle occasionali cadute nel banale, il film riesce ad essere interessante dall’inizio alla fine, colpendo l’attenzione con scene sensazionali, senza far annoiare gli spettatori anche quelli non prettamente amanti del genere.
Pur nell’alveo del fantascientifico parecchi riferimenti sono perfettamente credibili e molto attuali, come ad esempio presentare una piccola comunità di complottisti sempre connessi fra loro e diffusori delle più disparate teorie “dell’assurdo”, oppure come i vertici del potere mondiale perseguano degli obiettivi completamente opposti da quelli dei comuni mortali.
Il regista, specialista del catastrofico, coniuga bene lo stile del genere, ampiamente diffuso oramai, ma evoluto con i mezzi tecnologici oggi disponibili che amplificano enormemente lo spettacolo, che poi è il vero fine dei film catastrofisti.