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La Notte Del Giudizio Per Sempre

Quinto capitolo della saga, diretto da Everaldo Gout e scritto da James DeMonaco, regista degli altri capitoli, di genere azione, thriller e horror, uscito al cinema l’8 luglio quindi visibile attualmente nelle sale cinematografiche.

Il film è una continuazione ed espansione del franchise, è ambientato vicino al confine che separa gli Stati Uniti dal Messico, ed è incentrato sul problema di attualità ovvero della fusione a freddo fra culture e civiltà in particolare degli immigrati messicani con la società sud statunitense, già storicamente avversa a culture diverse dalla propria.

I protagonisti sono una coppia che si era trasferita negli USA per sfuggire alla violenza dei cartelli della droga, e che si era bene inserita nella società americana avendo anche lavori di competenza e responsabilità.

Ma ben presto scopriranno che la realtà era diversa e che vivevano in un mondo dove erano ben accetti per le loro qualifiche professionali ma niente altro.

Rispetto ai film precedenti sul tema dello “sfogo”, qui si vuole trasmettere un messaggio semplice: l’America è violenta e razzista.

Le recenti lotte politiche, dovute principalmente al muro di confine, la supremazia dei bianchi e l’immigrazione incontrollata hanno portato a un’escalation di violenze e brutalità in tutto il paese.

Certamente il contesto è di pura fantasia, in un futuro prossimo di società americana governata dai padri fondatori che “usavano” la notte dello “sfogo” per calmierare le violenze gratuite di ordinaria amministrazione oltre che avere una selezione naturale a completo discapito degli emarginati della società.

Da qui una lettura antisovranista che, anche se probabile in una società così sottoposta a stress, dall’altra propone una visione estrema proiettata in un futuro vicino alla catastrofe.

Questa scelta rappresenta un velato attacco agli estremisti dell’America attraverso un western moderno e distopico.

Il regista ha fatto un buon lavoro costruendo una trama abbastanza semplice con eccellenti effetti speciali e tante esplosioni e sparatorie.

Il prodotto finale è un misto di ansia e divertimento grazie alla sceneggiatura e alle interpretazioni degli attori, in particolare quelle di Ana de la Reguera, Tenoch Huerta e Josh Lucas, rispettivamente Adela, Juan e Dylan Tucker, i cui primi piani ed espressività sono davvero notevoli.

Dominante a mio avviso è la figura di una dei protagonisti, Adela, ottimamente interpretata da Ana del la Reguera, che interpreta una immigrata messicana che vuole essere parte attiva di ogni suo ambito, da quello lavorativo alla assunzione di responsabilità e rischi nelle azioni che si susseguiranno nel film.

Consigliato agli amanti del genere, anche perché prodotto e realizzato con i migliori mezzi e le migliori intenzioni.

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