Film d’azione e fantascienza del 2024 diretto da Wes Ball, regista della trilogia di “Maze Runner”. Il film è il sequel di “The War” del 2017, è il 10º film del franchise de “Il pianeta delle scimmie”, tratto dall’omonimo romanzo di fantascienza del 1963 di Pierre Boulle, nonché quarto capitolo della serie reboot.
Diverse generazioni dopo la morte di Cesare, capostipite delle scimmie senzienti, il mondo è dominato dalle scimmie e gli umani sono ormai regrediti ad uno stadio animale a causa degli effetti del virus ALZ-113 mutato circa 300 anni prima.
Anche questo film risulta molto interessante e pieno di significati, ma prima di tutto parliamo degli effetti speciali e delle location che sono state impressionanti e magnifiche, anche se visto che siamo in un mondo post apocalittico, può risultare angosciante. Tutti i palazzi delle città sono diventati “giardini verticali” visto che ormai tutto è stato lasciato al degrado, la natura ha preso il sopravvento, perché ormai gli esseri umani non sono più in grado di vivere come è sempre stato, mentre le scimmie sono libere di dominare il mondo e sono organizzate in clan e piccoli gruppi socialmente evoluti.
In questo film si fa molto riferimento agli avvenimenti degli ultimi tre capitoli, con ampi riferimenti a Cesare che è riuscito a rendere le scimmie libere, e infatti ci sono dei seguaci che portano avanti la parola di Cesare, come se fosse il loro Messia.
Per quanto riguarda la differenza tra questi ultimi film e i primi della saga è che le scimmie sono molto realistiche e non antropomorfe come è stato nel film del 68 e ai suoi quattro seguiti, forse è il carattere più distintivo di questa edizione.
Colpisce ancora come la tecnologia sia riuscita a fare dei passi da gigante e a dimostrare che queste pellicole sono espressione degli sviluppi della evoluzione degli effetti speciali sempre più all’avanguardia, tanto da rendere questi film dei piccoli capolavori di fantascienza.