Film statunitense del 2020 d’azione, catastrofico e thriller diretto da Ric Roman Waugh, interpretato da Gerard Butler e Morena Baccarin e prodotto dallo stesso Butler.
Una pellicola che assomiglia molto a tanti altri film catastrofici visti in passato, ma quello che ricorda più di tutti è 2012 per la devastazione che è stata portata sulla terra, piena di devastazioni naturali e cataclismi climatici.
La trama è molto semplice: una cometa, proveniente da un altro sistema solare, sta per schiantarsi sulla terra e un uomo, che è stato selezionato insieme ad altre determinate persone in base alla professione, deve portare in salvo la sua famiglia cercando di andare in bunker in Groenlandia, Greenland, ma deve lottare duramente contro peripezie e pericoli di ogni genere, anche i più assurdi, pur di portare a termine la sua missione.
Come già detto prima, non è molto diverso da altri film dello stesso genere, ma l’unica differenza è che non si tratta della fine del mondo descritta dai Maya, ma della probabile estinzione del genere umano provocata da una cometa dalle dimensioni di un asteroide, che prima si è sbriciolata in molti pezzi causando devastazioni in molte parti del pianeta fino a che non si arriva all’impatto finale.
Qui ci sono molte cose da dire perché per la prima parte del film succedono cose assurde che sospendono l’incredulità e che fanno anche innervosire, ma tutto questo è servito per occupare molti buchi della trama altrimenti il film finirebbe in mezz’ora. Quindi in questo film ci sono state anche scene drammatiche perché il tema principale della pellicola è quello di arrivare il prima possibile a questi bunker ma per arrivarci devono combattere contro il panico generale della gente che tenta disperatamente di arrivare nei rifugi.
Possiamo dire che i disastri naturali sono messi in secondo piano per dare luce ai protagonisti in modo che possiamo conoscerli in modo più approfondito, insomma per immedesimarci in loro. Si può vedere chiaramente come la gente sia letteralmente spaventata e fuori controllo ma anche la grande organizzazione che hanno avuto i governi di tutti i paesi del mondo nel gestire le evacuazioni pilotate dei prescelti.
Il film non eccelle, pur nel suo ambito del filone sempre più battuto delle pellicole catastrofiste. Le note positive sono state gli effetti speciali perché i disastri sembravano molto reali e l’interpretazione di Gerard Butler è stata convincente in quasi tutte le scene del film. Come nel film 2012 anche qui l’umanità sopravvissuta al disastro cerca di andare avanti e di ripartire da capo.
Anche questa rappresentazione conferma un mantra di tali visioni, ovvero di come ogni normale cittadino, magari modello sino al momento del disastro, possa trasformarsi nel peggior nemico, cinico e capace di ogni nefandezza pur di garantirsi la sopravvivenza.
Insomma in questi tempi bui a chi non piace questo genere di film lo eviterà senz’altro e andrà a vedere film meno scontati e stereotipati.