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Submergence

Film del regista Wim Wenders, genere drammatico sentimentale ed interpretato dai due protagonisti Alicia Vikander e James McAvoy. E’ del 2017 ed è tratto da un romanzo di J.M. Ledgard. E’ visibile su Sky Cinema.

            Si tratta di una storia d’amore fra i due protagonisti che è così intensa quanto breve, per lo più vissuta in modo platonico vista la lontananza cui sono costretti a vivere per molto tempo a causa di opposte vicissitudini. Condizione che però sembra rafforzare il legame fra i due.

            Lui James è un agente segreto britannico che agisce sotto copertura per infiltrarsi in ambienti dediti al terrorismo, islamico nello specifico, mentre Lei Danielle, è una ricercatrice di biomatematica, che studia la vita nelle profondità degli oceani.

           Dopo il loro incontro casuale e la breve ma intensa relazione, entrambi si lasciano per la propria missione, pericolosa e drammatica quella di James in Somalia, accattivante e stimolante ma anch’essa non scevra di pericolo quella di Danielle.

            La lontananza fa vivere l’amore in modo diverso ad ognuno di loro, infatti per James è un’ancora di salvezza, il sentimento si tramuta in attaccamento alla vita e gli dà la forza di reagire alle avversità, mentre per Danielle il distacco da lui le fa perdere il contatto con la vita reale fino a condurla sull’orlo di dover rinunciare alla missione per la quale aveva studiato e lavorato intensamente per anni.

            Il film ci mostra che ciò che accomuna i protagonisti è stata la metafora dello sprofondamento nell’ignoto per i pericoli che dovevano affrontare e per la mancanza di una via di fuga che incombe nei due protagonisti.

            La sceneggiatura e le ambientazioni sono molto affascinanti. Si va infatti dalle suggestive stanze del Castello della Normandia in Francia che ha cullato i giorni d’amore, alle opposte location delle loro missioni, ovvero i villaggi aridi della Somalia da una parte e i verdi e freddi paesaggi delle Isole Far Oer dall’altra. Curioso è anche il gioco dello sceneggiatore che alterna freneticamente le immagini di questi luoghi così lontani e così diversi.  

            Per come si è dipanata la trama sembra incredibile che il finale sia stato lasciato sospeso concedendo allo spettatore la licenza di interpretare il finale migliore.

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Enrica

Mi piace la tua prefazione,lo vedrò.