Film thriller e orrore del 2021, sequel del film Man in the Dark del 2016.
È diretto da Rodo Sayagues, al suo debutto alla regia, e sceneggiato insieme a Fede Alvarez, regista del primo film. Il sequel è prodotto da Alvarez, Sam Raimi e Robert Tapert, e vede la partecipazione di Stephen Lang, che riprende il ruolo di Norman Nordstrom, con Brendan Sexton III e Madelyn Grace.
Per chi non avesse visto il primo capitolo non si sarà perso nulla perché gli eventi di questo film avvengono otto anni dopo quelli del precedente e non è per niente collegato al primo film.
Cambiano tutti i personaggi tranne il protagonista, l’uomo cieco e veterano di guerra Norman, che vive a casa con la figlia Phoenix. Questa volta la violenza è stata più diretta ed esplicita evitando così di renderlo monotono e ripetitivo rispetto al primo anche perché il film del 2016 era molto più lento e tranquillo.
L’attore principale si è dimostrato ancora una volta in gamba nell’interpretare un ruolo molto difficile perché fingere di essere ciechi è molto più difficile di esserlo veramente.
Questo film ci fa capire che la vendetta può essere cieca, e non c’è termine migliore, di fronte a qualsiasi ostacolo e non guarda in faccia nessuno, anche qui frase azzeccata. Ancora una volta si è vista la mano del maestro dell’horror Sam Raimi, molto bravo anche come produttore, perché c’è sempre molto sangue e violenza esagerata, ma lo fa in modo appassionante e divertente, tanto da farti stare sempre lì a guardare senza mai annoiarsi. P
Possiamo dire che questo film è migliore del primo perché si è dimostrato più veloce nelle scene d’azione e poco silenzioso e misterioso.
