Lungometraggio d’animazione dì Disney-Pixar, disponibile solo su Disneyplus.
La trama parla di due mostri marini che, spinti dalla curiosità, decidono di vivere sul mondo terreno, per realizzare un sogno che sa di libertà.
Ambientato tra gli anni 60 e 70 nell’incantevole e pittoresca Portorosso, borgo direttamente ispirato allo splendido paese di Monterosso, nelle Cinque Terre liguri. Il film d’animazione per la regia del genovese Enrico Casarosa racconta la storia della profonda amicizia fra Luca e Alberto, due mostri marini opposti per carattere: Luca è prudente e costantemente avvisato dalla famiglia circa i pericoli del mondo terreno, dove in effetti si dà la caccia alle creature come lui, mentre Alberto è impavido e libero da qualsiasi vincolo.
I nuovi compagni di avventura si ritrovano a lottare contro pregiudizi e ostilità per realizzare il loro più grande desiderio: possedere una Vespa che permetta loro di vivere liberi, alla scoperta di avventure sempre nuove. A sostenerli c’è Giulia, una bambina del luogo, insieme alla quale il trio affronterà il bullo del paese Ercole, accompagnato dai suoi fedeli scagnozzi.
La grandezza di questa opera innovativa è il modo in cui riesce a trasmettere un messaggio che potrebbe essere scontato ma che si rivela essenziale, anche per il periodo storico in cui è proposto: la felicità non prescinde da amore e libertà, due concetti che sono sinonimi ma che assomigliano a contrari, in un mondo in cui il “diverso” viene spesso giudicato senza elementi per poterlo fare, mossi dalla paura che rivela i nostri limiti.
Attraverso il rapporto con il mondo umano, il piccolo Luca dovrà rendersi conto che l’unico modo per vivere bene con se stessi per trovare il coraggio di mostrarsi per ciò che si è, accettando il fatto che non si potrà mai piacere a tutti ma poco importa: basta scegliere gli amici giusti.
Accompagnato da numerosi classici della canzone italiana, Luca ci porta finalmente in vacanza, per vivere una magica avventura, ricordandoci che la nostra Italia è un luogo bellissimo, che possiamo tornare finalmente a celebrare.
