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Escape From Pretoria

Film del 2020 di coproduzione britannica e australiana di genere thriller e drammatico, diretto da Francis Annan. Protagonisti Daniel Radcliffe, il famoso maghetto Harry Potter, e Daniel Webber, che interpretano rispettivamente Tim e Stephen, due giovani attivisti anti-apartheid.

            Il film è basato sul libro scritto da uno dei protagonisti, Jenkin, Inside Out: Escape from Pretoria Prison che racconta la storia vera di due prigionieri politici Tim Jenkin e Stephen Lee,  bianchi sudafricani che, insieme ad altri prigionieri, hanno realizzato un piano per evadere dalla prigione centrale di Pretoria nel 1979 dopo essere stati incarcerati per propaganda anti-apartheid.

            Alcuni degli altri prigionieri politici, tra cui Denis Goldberg, hanno contribuito a perfezionare i dettagli del piano di fuga.

            Il film oltre a rappresentare una storia drammatica realmente accaduta, ha il merito di puntare i fari su un periodo storico relativamente recente ma che ancora oggi è una macchia per la storia moderna, tanto più quanto vissuta in un modello di società democratica e sviluppata quale quella sudafricana.

            I fatti risalgono alla fine degli anni ‘70 quando ancora Nelson Mandela era agli arresti, e quindi non ancora avviato il processo di emancipazione delle persone di colore.

            Il regime di apartheid era pertanto in piena applicazione ma il film non si sofferma affatto su tale realtà, appena sfiorata infatti in pochissime scene, come quella ad esempio in cui i fuggiaschi fermano un taxi guidato da un uomo di colore il quale si stupisce che gli venga chiesto il trasporto, proprio perché i taxi dei “neri” potevano portare solo passeggeri “neri”.

            Colpisce invece la storia vera in cui viene messa in mostra la figura di Tim, uno dei due protagonisti, dotato di ottima perspicacia ed intelligenza tale da inventare un sistema di evasione banale ma allo stesso tempo complicatissimo da mettere in atto con successo.

            Se si può fare una critica al film è quella che sfiora una tematica importante ovvero come la società sudafricana era impostata sull’aparthaid, senza però che sia rappresentata con puntualità, per incentrare invece la trama sulle vicissitudini dei due prigionieri che si adoperano per riconquistare la libertà con l’unico scopo di poter riprendere la loro lotta politica contro il regime razzista sudafricano.

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