Film scritto, diretto e interpretato da Edward Norton, disponibile su Sky on demand, di genere noir. Norton prende la storia di un acclamato romanzo di Jonathan Lethem e un genere classico del cinema apportando alcune variazioni sul tema e facendo una delle sue grandi interpretazioni, di quelle che non si scordano.
Lionel è l’aiutante dell’investigatore privato Frank Minna che l’ha raccolto da un orfanotrofio quando aveva sei anni e si è sempre preso cura di lui. Lo chiamava semplicemente Brooklyn senza madre (da qui il titolo del film). Lionel è affetto dalla sindrome di Tourette, che gli fa dire all’improvviso frasi fuori luogo, e che non riesce a contenere.
Quando Frank viene ucciso, Lionel si improvvisa davvero investigatore e con i pochi indizi che ha prova a scoprire chi è il colpevole. Sulla sua strada trova un affascinante attivista afroamericana da proteggere, e una storia molto più grande di lui, con una storia di corruzione e di potere. Quello che l’attore-regista fa è rendere il genere noir più interessante, infatti, gioca proprio a cambiare il ritmo, a spezzare la monotonia. Il primo quarto d’ora del film ha un ritmo sfrenato, poi il film rallenta e poi risale fino a diventare di nuovo travolgente nel finale.
Pur restando nell’ambito di un film molto classico, è un film che ha qualcosa di nuovo. L’atmosfera buia, la trama intricata, cose da noir, ci sono sempre, certo. Ma resta comunque un film di gran classe. Il Lionel di Norton è un personaggio scoppiettante, imprevedibile, uno schizzato, come lo chiamano nel film. I suoi ”Sì”, che scattano nel bel mezzo di un discorso riescono a far sorridere, senza mai far ridere, senza farci preoccupare della gravità di quello che accade sullo schermo.
L’attore protagonista è il mattatore della scena, ma non sovrasta mai gli altri, anzi, resta sempre al loro livello. E che livello: ci sono Gugu Mbatha-Raw, Alec Baldwin, Willem Dafoe, Bruce Willis, Bobby Cannavale e Laslie Mann. Lionel è l’esplorazione di un altro lato della follia con un lato più innocente dimostrandoci che si può essere eroi in tanti modi, anche con una mente fuori dal comune.
Perfetta descrizione…bravo