Il film si sviluppa attorno a sequenze d’azione e coinvolge tutti i membri del team di immortali, da Charlize Theron a Matthias Schoenaerts e l’italiano Luca Marinelli: i loro personaggi non mancano di fascino, nonostante il poco spazio per metterli a fuoco in modo adeguato e lasciano con la curiosità di conoscere di più la loro storia personale, il loro passato e il percorso che hanno alle spalle.
Si percepisce infatti che c’è molto altro da raccontare e approfondire e che quanto visto nel film di Gina Prince-Bythewood sia solo l’inizo narrativo che andrà poco per volta scoperto.
È un importante punto di forza, ma soprattutto in prospettiva futura, perché il film lascia lo spettatore con la voglia di guardare subito un prossimo episodio che ancora non c’è, come una trama ben costruita di cui ancora non è stata realizzata la serie completa. È una conseguenza inevitabile nel realizzare film che possano dar vita a franchise da sviluppare.
Sono sicuro che ulteriori film tratti dai fumetti arriveranno, per completare e arricchire il mondo di The Old Guard e il racconto delle imprese dei protagonisti, e quando succederà anche questo primo capitolo sarà guardato nuovamente con piacere e curiosità, ma fino ad allora questo interesse e desiderio di approfondimento dello spettatore non può che restare almeno in parte insoddisfatto. Giunto alla fine della recensione, mi schiero a favore del film Netflix per quei pregi che ho identificato, ovvero su tutti l’ambientazione, i personaggi e rispettivi interpreti, e la capacità di incuriosire sul mondo mutuato dal fumetto.
Vanno comunque evidenziate un paio di perplessità: la prima è in una confezione curata e più che dignitosa, ma che non osa o stupisce quasi mai.
La seconda è l’effetto boomerang di quanto accennato prima: l’ambientazione è intrigante, ma poco presente in questo primo film lasciando con la voglia di un secondo che però ancora non c’è.