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A quiet place

Un genere horror, thriller e drammatico diretto da John Krasinski con protagonisti il regista stesso ed Emily Blunt, famosa per essere stata nei film Il diavolo veste Prada e Il  Sicario.

            In questo film la famiglia Abbott, composta dalla coppia Evelyn e Lee e dai loro figli Marcus, Regan e Beau, deve sopravvivere a un’invasione di mostri che dopo 90 giorni hanno devastato il mondo rendendo tutto apocalittico. Questi esseri sono una meraviglia della computer grafica perché sono veramente impressionanti e fortemente aggressivi che uccidono all’istante.

            La loro caratteristica è che sono ciechi ma hanno un udito altamente sviluppato ché con il minimo rumore riescono a localizzare la preda e la attaccano in un baleno.

            I mostri appaiono, comunque, in secondo piano perché l’attenzione è sulla vita della famiglia e dei rapporti, a volte intensi, che ci sono fra loro. 

            Si tocca con mano anche una certa tensione che si vive in famiglia perché ognuno deve cercare di stare in assoluto silenzio e comunicare con la lingua dei segni e questo fa vivere allo spettatore uno stato che va dall’ansia all’angoscia.

            Il film è meno violento di quello che ci si può aspettare perché le scene dove i mostri uccidono non vengono mostrate ma solo le reazioni di chi assiste all’orrendo martirio.

            Questo è un film dell’orrore dove poteva esserci molto più sangue e più violenza. Le creature assomigliano molto ai piccoli mostri di Cloverfield, infatti inizialmente dovevano far parte di questa serie di film ma per motivazioni logistiche e ai fini della trama questa idea è stata accantonata.

            La trama è di per se semplice e non intricata ma ci aiuta a riflettere sul fatto che l’essere umano riesce sempre a trovare il modo di sopravvivere anche se bisogna rinunciare alle abitudini della vita pur di salvare le persone che più si ama.

            Anche questo film ci fa riflettere su come persone normali possano agire e reagire in conseguenza di condizioni mutate ed estreme facendo emergere un misto di rafforzamento dei sentimenti e sviluppo della genialità insita in molti di noi ma troppo spesso, forse, in modo inespresso.

            Il film trasmette il messaggio che molte volte nella vita riscopriamo i veri valori soltanto nei momenti di difficoltà o in presenza di una perdita dolorosa.

            Il film ha avuto talmente successo che presto uscirà un sequel, che fungerà anche da prequel, dove sicuramente ci saranno delle sorprese visto che questo primo capitolo ci ha lasciato con tanti interrogativi. Non si sa nulla di questi mostri, da dove vengono, perché sono venuti e cosa hanno fatto il primo giorno dell’invasione…

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Emanuel

Un film che mi ha piacevolmente impressionato, forse perché partivo con delle aspettative medio-basse, non vedo l’ora di vederne il sequel…

Raffaella

Il film mi é piaciuto per il messaggio che ha voluto trasmettere in maniera del tutto diversa senza creare pesantezze in termini sociali ed economici. Durante il film si respira il classico e piacevole stile orientale, calmo e riflessivo, a differenza di quello occidentale/americano che molto spesso ama stupire con super effetti.

LEONARDO MALAIGIA

Ora in tempi di coronavirus, dobbiamo essere pronti ad aspettarci qualunque minaccia…..anche aliena….