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The Whale

Film targato USA, drammatico del 2022 diretto da Darren Aronofsky.

La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale del 2012 scritta da Samuel Hunter, autore anche della sceneggiatura. Per la sua interpretazione del protagonista, Brendan Fraser ha vinto l’Oscar al miglior attore, meritatissimo, mentre Adrien Morot ha vinto l’Oscar al miglior trucco e acconciatura.

            Un insegnante di inglese, obeso e solitario, cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, allontanata dopo il distacco dalla moglie, separati da anni, per avere un’ultima possibilità di redenzione.

            Anche se il film è davvero drammatico e triste, non c’è alcun dubbio che sia un piccolo capolavoro del cinema contemporaneo, perché in questa pellicola si parla di sacrifici e accettazione di sé nonostante i problemi fisici e di ricerca di redenzione per rimediare a tutti gli errori commessi nella vita. L’attore protagonista è stato davvero magistrale per tutta la durata del film, per il modo in cui ha trasmesso allo spettatore le enormi sofferenze patite durante le giornate, ma che nonostante tutto continuava a fare lezioni on-line di letteratura, perché voleva almeno una ragione per cui vivere.

            Per l’intero film l’unica location è stata la casa del protagonista, perché tutta la trama doveva concentrarsi su di lui e da lì non si spostava mai ma, nonostante la monotonia dell’ambiente circostante, il viene reso interessante e non risulta noioso. È stata davvero brava anche Sadie Sink, l’attrice che ha interpretato la figlia dell’insegnante ed è famosa per il personaggio di Stranger Things, Maxine. Ha trasmesso allo spettatore la difficoltà nell’avere buoni rapporti con suo padre per averla abbandonata, ma piano piano la situazione cambia fino ad arrivare ad aprirsi ad un rapporto con il genitore ritrovato.

            La pellicola è molto accattivante perché induce a molteplici riflessioni, da quella di come la vita segni per il susseguirsi di delusioni e sconfitte, alla marginalizzazione perpetrata dalla società ancorata a modelli esclusivi, nei confronti dei cosiddetti “diversi”.

            Il protagonista è amabile, colto, intelligente, volto a percorrere una via di redenzione che purtroppo non è così agevole, ha però la forza di spingere lo spettatore dalla sua parte, sino alla fine.

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